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Storia della Balalaica

Dal Seicento ai giorni nostri

L'origine della balalaica non è del tutto certa: secondo alcuni essa venne importata dalla tribù mongola dei tartari, secondo altri fu frutto dell'ingegno dei liutai del Seicento.
Fatto sta che questo strumento si diffuse velocemente in tutta la Russia, nonostante l'opposizione del clero nei confronti degli strumenti musicali, in particolare quelli cordofoni, che erano considerati mezzi del demonio tanto che i musicisti venivano considerati alla stregua degli stregoni e dei banditi.
Intorno alla metà del XVII secolo vennero addirittura sequestrati dalle case tutti gli strumenti dalle case e messi al rogo; in quel periodo vi erano principalmente liuti e domre,campanelle e guzle.
Il popolo, per non rimanere senza musica, si mise a costruire strumenti artigianali modificando quelli già esistenti in particolare le domre, a cui fu aggiunta una corda e a cui venne data una nuova forma, infatti le sue rotondità vennero annullate così da rendere più facile la produzione 'fai da te': chiamato balalaika, cioè 'mezzo di divertimento', assunse una forma triangolare; il plettro venne abbandonato e per pizzicare le corde si utilizzavano direttamente le dita.
Un documento del 1688 cita per la prima volta il suo nome  parlando di due contadini che vennero arrestati mentre suonavano la balalaica.
Essa veniva utilizzata come sottofondo musicale nelle feste e nei ritrovi inizialmente di tipo popolare e contadino. Col passare del tempo però iniziò ad esser apprezzata anche da personaggi del ceto medio, come ad esempio giovani borghesi ed ufficiali militari.
Con essa, costruita in varie dimensioni, si potevano suonare arie e musiche melodiche nonché canzoni complete; a volte le corde erano 4.
Per la sua costruzione venivano riciclate assi di legno provenienti da vecchi mobili od oggetti.

Da alcuni critici dell'epoca considerato uno strumento rudimentale ed antiartistico,  è sopravvissuto all'avvento della chitarra a sette corde grazie ad abili artisti di fine Ottocento che con le loro esibizioni hanno mantenuto in vita la musica popolare fino ai giorni nostri.
In particolare fu il nobile V. Andreyev che creò un circolo amatoriale per gli appassionati di balalaika, nel 1886.
V. Andreyev riuscì ad organizzare un'orchestra di suonatori che si esibì persino alla Rassegna musicale Mondiale svoltasi a Parigi nel 1898, dove ottenne un notevole ed anche inaspettato successo.
L'orchestra partecipò con successo a varie esibizioni in tutto il mondo incoraggiando così altri suonatori a creare gruppi musicali simili.

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